PASOLINI A VILLA ADA
è la mia nuova esigenza drammaturgica, ( ll dràn ) è l' agire che trova sostanza e prende vita da un racconto ”involontario”.
Un'imprevedibile partitura che una figura senza età percorre mutando il “territorio” linguistico in atto da rappresentare .
Una composizione scandita da piccoli passi, rumori, quadri, dal rincorrersi degli eventi , tra ostacoli e scarti del tempo.
Lo spettacolo è un incontro nuovo con Pasolini, lontano da polemiche politiche, ricostruzioni o riduzioni, sia della messinscena che del protagonista, a mero e semplice fatto di cronaca.
E' un incidente del caso che permette di condividere valori e vicende intime che la volontà dell'autore aveva celato o velatamente raccontato in privato.
Per me un'occasione per creare e possedere più mondi di quanti io ne possa perdere.
Hanno detto e scritto:
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